I dati del primo semestre del 2019 diffusi dal bollettino Acem confermano un trend netto: cresce la voglia di elettrico in tutta Europa.
Quando a parlare sono i numeri, non si scappa. Il resto può diventare dietrologia o filosofia, ma i dati restano quelli. Empirici, diretti, sono la fotografia del momento. Quelli forniti dal bollettino Acem (l’Associazione dei Costruttori Europei di Moto) viaggiano in un’unica direzione: la voglia di elettrico cresce in tutta Europa.
Dati di vendita positivi
La vendita di veicoli elettrici e scooter elettrici ha generato un incremento del volume di affari di circa il 70%. Le immatricolazioni, pertanto, sono quasi raddoppiate passando da 21mila a quasi 36mila. A fare da traino alla mobilità sostenibile sono i veicoli leggeri. Nel dettaglio parliamo di motorini e quattro ruote, la cui diffusione testimonia la voglia di elettrico nel vecchio continente.
Italia fuori dal podio
Nella top 10 dei paesi con mezzi elettrici a due ruote, nessuno fa come Francia, Belgio e Paesi Bassi. Oltralpe sono 3mila i modelli acquistati in più rispetto al semestre del 2018, addirittura quasi 5mila in Belgio. Fuori dal podio c’è la Spagna, a seguire invece l’Italia. Nel Belpaese la voglia di elettrico è praticamente raddoppiata, con un incremento dell’86,2%. Male Germania e Inghilterra dove gli incentivi non hanno sortito gli esiti sperati.
Voglia di elettrico, ma…
Le emissioni 0 restano il fine ultimo di molte nazioni, ma anche in questo caso ci sono delle analisi ulteriori da proporre. Per pesare in modo ponderato il trend di cui sopra, bisogna valutare le vendite degli EV all’interno del mercato unificato. Veicoli elettrici e scooter rappresentano il 4,48% delle immatricolazioni del primo semestre del 2019, ma la percentuale cambia da stato a stato. Se nei Paesi Bassi raffigura addirittura il 25,22% del totale e in Francia il 15,8%, in Italia si supera a fatica l’uno virgola. Cosa che in Germania e nel Regno Unito neppure avviene. Passi pertanto la voglia di elettrico, ma dalle Alpi allo Stretto a fronte di 10milioni di incentivi statali stanziati, ne sono stati sfruttati appena 600mila euro…